Diversi marchi nell’ambito del social media marketing hanno dato vita ad una strategia efficace per farsi conoscere. Esistono innumerevoli situazioni che, in ogni caso, hanno bisogno di una profonda conoscenza del settore per poter essere percorse. All’interno dei social network il brand di un’azienda deve fornire una sua presenza digitale sempre costante e mirata ad un obiettivo: aumentare il proprio pubblico di riferimento. Un personaggio, invece, costruisce nel tempo la sua immagine. Non è escluso che la strategia, in quest’ultimo caso attuata, possa propendere verso l’antipatia del singolo.
Social media marketing: strategia rude
Si chiama strategia rude e sui social ha l’intento di conquistare potenziali clienti in un contesto zeppo di voci altisonanti e di un agglomerato di informazioni. Esistono ovviamente dei pro e dei contro nell’intraprendere questo determinato atteggiamento. Ne va della propria immagine e dei seguaci attuali e futuri. L’unica certezza riscontrata è che puntare sull’antipatia vuol dire non rimanere nell’oblio. In sostanza, quindi, non si passa inosservati, anzi.
Sembrerà strano, e a tratti anche paradossale, ma questo stratagemma in diversi casi ha riscosso molto successo. C’è chi, in maniera fedele, ha dato spazio ad una strategia di personal branding basata, esclusivamente, sull’atteggiamento borioso e quindi antipatico.
Social media marketing: i dettami della rude
Non esistono delle regole rigide, in merito alla strategia rude, e questo è bene sottolinearlo. In ogni caso, però, ci sono dei punti fermi dai quali non si può prescindere per provare ad ottenere successo in questa ottica. La propria identità, ad esempio, acquisisce un valore immenso nell’ambito dei social network. Il cosiddetto tono di voce, perpetuato nei video postati sulla pagina Facebook, deve essere diretto e rivolto verso il proprio pubblico. Un modo di dire univoco, tale da diventare quasi un marchio di fabbrica, può creare profonda curiosità da parte degli utenti.
Una strategia che non può essere un marchio di fabbrica
Ciò che serve è soprattutto mostrarsi diversi dai propri competitor. Vista la ripetitività di alcune situazioni, ad esempio le medesime domande da parte degli utenti sui social, può risultare vincente dare adito ad una strategia di risposta alquanto antipatica. Certo, tutto questo deve essere pertinente e non dettato dal semplice volerlo fare a tutti i costi. Altro elemento è la coerenza. O si è antipatici sempre, indipendentemente dal mezzo di informazione utilizzato, o tutto questo può determinare un effetto boomerang negativo sulla persona e, quindi, sul personaggio.
Mai dare spazio all’improvvisazione ma farsi trovare sempre pronti a rispondere. Questo avviene soltanto se si dà vita ad una strategia pianificata. Gli utenti scrivono, criticano e osannano. Nel caso della critica il metodo migliore è quello di non ignorare, bensì interagire. Alimentare “focolai”, soltanto per il semplice gusto della lite, non è producente. Dipende dai vari casi che, in maniera oculata, devono dare luogo ad una strategia coinvolgente e, di fatto, efficace ai fini comunicativi.
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Redazione Silicon Make App
(A. Artuso Author)