Si discute molto di privacy nell’era di internet e dei social network. Il caso Facezam è uno dei più discussi nel settore sviluppo app. L’ideatore dell’app, che sarà lanciata il 21 marzo, ha affermato che l’applicazione potrebbe segnare la fine della privacy.
Facezam permette di riconoscere il volto di chiunque passi per strada. L’utente scatta una foto di qualcuno che non si conosce (ad esempio in treno, in un negozio, al cinema ecc.) e la sottopone all’app che, in pochi secondi, vaglia i volti di tutti gli utenti di Facebook, fornendo le generalità del soggetto della foto, con un margine d’errore del 30%. Una vera e propria novità per il settore sviluppo app.
Facebook però ha fatto sapere che potrebbe bloccare il lancio dell’app, che violerebbe le sue regole sulla privacy. Un portavoce del famoso sito di social media ha dichiarato: “l’attività proposta da Facezam viola i nostri termini di utilizzo e stiamo quindi cercando di cooperare con il creatore per riportare l’app all’interno dei termini operativi previsti”. Jack Kenyon, ideatore dell’app fortemente contestata, afferma: “Abbiamo controllato e siamo perfettamente in regola. Quest’app potrebbe segnare la fine della società anonima, la fine della privacy. Ci sono accezioni positive e negative, ma per esempio potrebbe riconoscere facilmente delinquenti e criminali, agendo da deterrente”.
Non esiste ancora modo per evitare di essere riconosciuti dall’app, che funziona con chiunque abbia un profilo Facebook. L’accuratezza (misurata finora su un campione di 10mila immagini) crolla al 55% se la foto che si sottopone a Facezam è oscurata o poco chiara (un cappello o foto poco nitide sul proprio profilo Facebook). Basterebbe dunque cambiare la foto del profilo per rimanere nell’anonimato.
Facezam avrebbe già alcuni rivali, un’app chiamata FindFace aiuterebbe a riconoscere il volto di chiunque abbia una foto sul sito social russo VKontakte. Kenyon prova già ad atteggiarsi da Cupido: “Quella bella ragazza che vedi in metro tutti i giorni? Fotografala e Facezam ti aiuta a rintracciarla. Il resto dipende da te”.
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Redazione Silicon Make App
(F. Lazzarino Author)