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Come aprire un e-commerce?

In molti si domandano come aprire un e-commerce. Ovvero quali siano gli adempimenti da svolgere e se possa essere più conveniente che aprire un negozio fisico. Alla seconda domanda abbiamo già una risposta: sì. Ci sono diversi soggetti che hanno tentato di prendere le due strade contemporaneamente e spesso i profitti vengono generati più dalla seconda via (l’e-commerce); profitti che spesso vanno a coprire le spese vive del negozio fisico.

quali SONO GLI adempimenti PER UN E-COMMERCE?

Fiscalmente parlando, l’e-commerce è sempre un negozio dove avviene una vendita di beni e servizi a un fruitore, il quale li acquista tramite una transazione finanziaria. Insomma, nulla cambia sotto questo punto di vista rispetto a un negozio tradizionale. Inoltre, in base alla direttiva 2000/31/CE tutti possono creare un e-commerce senza che ci sia il bisogno di specifiche autorizzazioni; a meno che non stiamo parlando di settori particolari, come potrebbe essere ad esempio quello alimentare. Quindi come aprire un e-commerce?

Sempre a livello fiscale, bisogna distinguere tra vendita occasionale e non. Un professionista che voglia aprire un e-commerce per vendere occasionalmente i propri prodotti potrà aderire al regime della prestazione occasionale, con l’obiettivo di generare incassi (nel totale delle sue attività) fino a un massimo di 5.000 euro lordi. Ma chi crea un e-commerce oggi lo fa per guadagnare più di 5.000 euro lordi; lo fa per avviare un’attività professionale vera e propria. Continuativa, insomma, non occasionale. In questo caso bisognerà aprire apposita partita Iva.

Se poi si vuole creare una società bisognerà adempiere a tutti gli obblighi previsti dalla normativa in merito alla costituzione di una società; sia a livello nazionale, sia a livello comunale/regionale. Senza dimenticare l’iscrizione del sito all’Agenzia delle Entrate e la eventuale iscrizione al VIES, qualora si effettui la vendita a operatori economici che risiedono in altri Paesi Ue differenti dal nostro. Il sito in questione dovrà dunque presentare dei dati obbligatori. Tra questi le generalità del responsabile e i dati di domicilio e residenza, nonché i propri contatti; quindi i dati contabili; la pagina sulle Condizioni di Vendita e la Privacy Policy (diventata quest’ultima più restrittiva dopo l’introduzione della nuova GDPR).

REALIZZAZIONE e-commerce: a chi rivolgersi?

L’idea di un e-commerce c’è già. Che sia B2B (ovvero Business to Business, quando un’azienda vende a un’altra azienda); o B2C (Business to Consumer, ovvero quando un’azienda vende direttamente al cliente). Ma su quale piattaforma costruire il proprio negozio online? Una che metta a disposizione già gli strumenti per la vendita? O è meglio affidarsi all’estensione di un CMS come può essere WooCommerce per WordPress? O ancora sarebbe meglio affidarsi a una piattaforma nativa, altamente personalizzabile in base alle proprie esigenze e creata appositamente per ottimizzare l’esperienza di navigazione, gestione e utilizzo dell’e-commerce?

Insomma, avrete già capito da soli. A meno che non vogliate affidarvi a piattaforme che ospitano già di per loro negozi/vetrine online tutte uguali e con cui dovrete condividere (anche in minima parte) i guadagni, è meglio affidarsi a professionisti specializzati nella realizzazione e nello sviluppo di siti e-commerce. Meglio quindi rivolgersi ad agenzie di professionisti competenti ed esperti nella creazione di questi siti; che peraltro vi forniranno tutta la consulenza e le informazioni necessarie su come aprire un e-commerce. E anche, perché no, come mandarlo avanti. In questo modo si potrà ripartire il lavoro tra più figure professionali specializzate e a voi spetterà il compito di affinare strategie e politiche di prezzo e di vendita per ottenere sempre più clienti.

Come aprire un e-commerce

Commercio online: trend in crescita

Quello del commercio online è un trend in crescita nel mondo e anche nel nostro Paese, generalmente in ritardo quando si parla di nuove tecnologie o semplicemente di cambiare le abitudini di consumo. Su come aprire un e-commerce ci sono libri e testi online a non finire sul web e già questo denota un aumento esponenziale delle richieste degli utenti sui motori di ricerca. Il commercio online offre innumerevoli vantaggi, ma certamente, come per ogni attività professionale, non basta aprire un e-commerce e aspettare che arrivino i guadagni. Commerciare online significa saperci fare con le pubbliche relazioni virtuali; perché a differenza del negozio vero, non si sarà in contatto fisico con i clienti, ma li si dovrà persuadere tramite accurate strategie di marketing mirate. Inoltre bisognerà andare a cercare i clienti potenzialmente interessati attraverso forme pubblicitarie online targettizzate in base ai beni o ai servizi che vendiamo.

Il commercio online segue poi una regolamentazione a livello nazionale ed europeo rigorosamente da rispettare. Il protocollo di sicurezza (SSL) deve garantire la sicurezza più totale nello scambio di informazioni e dati durante le transazioni finanziarie. Senza dimenticare il rispetto della privacy, con la richiesta del trattamento dei dati personali agli utenti che vengono a trovarvi, inasprita dopo la diffusione della nuova GDPR.

(Daniele Sforza)

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