Nel web marketing, così come nel social media marketing, avanzano nuove strategie legate ai contenuti. Questi possono essere scritti, fotografici o video. Ciò che conta è che siano “a scadenza”, ovvero che abbiano una ricezione immediata e una durata di breve termine. Per questo motivo vengono chiamati anche contenuti flusso. La prima a gettare la pietra di questi contenuti destinati a sparire nel giro di breve termine fu Snapchat. Il successo di questo social è dipeso soprattutto dal fatto che i contenuti avessero una durata limitata nel tempo. Erano quindi destinati a sparire. La fruizione poteva essere effettuata al momento della pubblicazione e per un breve periodo di tempo (24h). Gli esperti di web marketing e content strategy si sono accorti negli ultimi tempi che a fini promozionali, tale tipo di contenuti possono rappresentare una strategia vincente.
Web marketing: perché piacciono così tanto i contenuti con vita breve?
Alla base del successo dei contenuti “fast&furious” vi è un aspetto fondamentale del marketing. Ovvero il sentimento del consumatore, di qualsiasi tipo di consumatore si tratti. Che sia un fruitore dei contenuti video di una star sui social o il cliente di un brand conosciuto. I messaggi a scadenza risultano più brevi dei tradizionali marketing post. Ma il fattore tempistica non è l’unico fattore vincente. Anche leggerezza, semplicità e “franchezza” dei contenuti temporanei sono un’arma psicologica da non sottovalutare.
Proprio parlando di psicologia, ecco che subentra la FOMO. Ovvero, la paura di perdersi qualcosa (“Fear Of Missing Out”). Una vera e propria ansia generata dall’avvento dei social network, che pone gli utenti in condizione di voler tenere traccia di tutto e non perdersi nulla. Si tratta quindi dell’altra faccia della reperibilità a tutti i costi, forse più oscura. Spesso coincide con la scarsa autostima, o nella convinzione radicata che le altre persone si stiano divertendo più del soggetto che si limita a osservare gli aggiornamenti della propria bacheca.
Tu, utente, ti perderai un evento di cui si parlerà nei prossimi tempi? Ecco, se vogliamo trasferire la FOMO a livello marketing è questa la domanda da creare, il bisogno da generare. Pensate al Black Friday su Amazon, con le offerte a tempo limitato. Quanti partecipanti si sono chiesti quante offerte si sono persi nel tempo in cui non erano connessi? Da qui un’altra remunerativa possibilità da parte dei brand di sfruttare i contenuti a scadenza a proprio piacimento. Per attirare sempre più masse verso la comunicazione diretta di un messaggio, pubblicitario o meno, ma sicuramente incisivo al massimo.
(Daniele Sforza)